Lo sai? Alcuni bambini sono chiamati “bambini arcobaleno”. Sono quelli che nascono dopo un una brutta vicenda, come un aborto o una morte prematura, portando la luce dopo la tempesta nella vita di una famiglia che ha dovuto affrontare dei momenti così difficili. Rappresentano quindi per le loro mamme la luce che arriva dopo la tragedia, come l’arcobaleno dopo una tempesta. Ecco perché sono detti così. Io prima di te non ho avuto nessun aborto, tu sei proprio il primo, ma anche io ero e sono in sofferenza. Sono in sofferenza perché anche io ho perso una persona cara, quella che per me era la famiglia, le radici, e benché ormai sia passato del tempo, da allora la mia vita è rimasta vuota. Dopo la sua morte, sfogliando le poche cose che di lei erano rimaste, ho trovato una lettera che le scrissi quando divenni maggiorenne. Era una lettera appassionata e sofferente, una lettera d’amore per lei che amavo più di ogni altra cosa al mondo ma da cui sapevo di dovermi presto separare. Margherita era malata, era solo questione di tempo. Così in quella lettera le dicevo quanto fosse stata importante la sua presenza nella mia vita e quanto la amavo e le dicevo, anche, di sapere che quando lei se ne sarebbe andata io sarei rimasta sola. Sembra una di quelle tragedie che uno fa nel pensare a cose che non sono ancora avvenute ma che poi, quando avvengono, così tragiche non sono e magari è proprio questo ciò che ha pensato lei nel leggere quelle mie meste parole ma io, che ho ritrovato quella lettera diversi anni più tardi, mentre leggevo pensavo a quanto avessi ragione all’epoca, a quanto fosse stato lucido quel mio presagio. Era ed è così, Margherita ha lasciato in me un vuoto incolmabile che ora è ancora più forte di prima perché è con lei più che con chiunque altro che vorrei condividere la gioia per il tuo arrivo. Non è il primo vuoto che qualcuno ha lasciato nel mio cuore, ce ne sono stati altri, ma la differenza è sostanziale: questi altri lo hanno fatto pur essendo in vita, mentre lei lo ha fatto andando via per sempre. Non c’è stata scelta ne’ possibilità di recuperare. E io sono rimasta sola così come avevo anticipato a lei e a me stessa. Non che nella mia vita non ci siano altri che amo, ce ne sono e non sono neanche così pochi, ma lei era una parte di me, era la luce che avevo acceso nei momenti più bui, era un angelo discreto e delicato che sosteneva la mia esistenza con la sua, così, solo col suo esserci. E dopo aver conosciuto un angelo ed aver riposato nella sua luce come puoi sopravvivere nella sua assenza? Ecco perché quando ho letto di questi bambini arcobaleno ho pensato a te. Anche tu arrivi dopo una grande sofferenza e un grande vuoto, anzi, durante, e anche tu porterai la luce dopo la tempesta in questa mia vita piena di momenti così difficili; anche tu, per me, sarai un arcobaleno. Io, dal canto mio, cercherò di illuminarti con quella stessa luce con cui lei ha illuminato me.